Storia di Lorenzo Sabatino Pantalone

“Mi chiamo Lorenzo Sabatino Pantalone, ho tredici anni, vivo a Roma e questo è stato il secondo anno che ho partecipato a una summer school di calcio. Anche quest’anno mi sono trovato molto bene. In particolare credo che sia un ottima esperienze per mettersi in gioco, sia perché, entrando a contatto con i miei coetanei, è stato “obbligatorio” per me confrontarmi con ragazzi di altre nazionalità con abitudini molto diverse dalle mie, sia perché mi ha fatto migliorare molto dal punto di vista sportivo. Con moltissimi ragazzi mi sono trovato benissimo e ho instaurato anche delle belle amicizie, però dall’altra parte ho avuto anche diverbi, come ad esempio con un gruppo di ragazzi francesi; ma nonostante questo le divergenze mi hanno fatto crescere e aprire a nuovi orizzonti. Un altro aspetto che mi è piaciuto molto è il fatto che oltre ad allenarci, come giusto che sia, abbiamo fatto anche molto uscite e attività, come ad esempio la visita dello stadio del Barcellona, quello di Tarragona, e anche proprio il centro delle due città. Altre attività che mi hanno molto coinvolto sono state le lezioni, le ho trovate molto interessanti e appassionanti: infatti durante una di queste abbiamo dovuto scegliere un giocatore e farci un power point. Gli allenamenti erano molto intensi e formativi, ma allo stesso tempo divertenti, come anche i mister. In conclusione posso dire che è stata davvero una bella esperienza che consiglio a tutti e spero di intraprenderne un’altra anche l’anno prossimo.”

Campo estivo dell’Accademia di alte prestazioni di Tarragona, Spagna

Storia di Cristóbal James González Cid

“Salve, mi chiamo Cristobal e vi racconterò la mia esperienza al Liverpool Camps, mio padre un giorno mi ha chiesto se volevo andare al campus di Liverpool in Inghilterra, ero un po’ spaventato perché pensavo che sarebbe stato troppo grande per me, ma ho subito detto di sì entusiasta. Un giorno prima di arrivare a Liverpool, abbiamo preso il treno per Madrid e lì abbiamo preso l’aereo per Londra, abbiamo alloggiato in un hotel, durante il giorno siamo andati a Madrid.

Mi sono divertito molto, ho incontrato tanti ragazzi con ottime capacità calcistiche, molto simpatici e mi sono sentito onorato di essermi allenato con loro.

Quando sono arrivata era come se fossimo una famiglia, andavamo tutti d’accordo e mi sono fatta molti amici, al primo allenamento ero nervosa, ma mi sono inserita bene nel gruppo e il cibo era molto buono, non ci si sentiva mai soli in nessun momento, mi sentivo a mio agio con tutto, ma pensavo a quello che stavano facendo i miei genitori finché non li ho chiamati al cellulare perché c’erano dei limiti.

perché c’erano dei limiti. Mi sono piaciute molto le sessioni di allenamento, non solo per i compiti ma anche per l’allenatore che avevamo, che ci incoraggiava sempre ed era molto simpatico, per quanto riguarda i compiti ce n’erano di tutti i tipi, controllo e passaggio, tiro, guida e sempre alla fine di ognuno avevamo una partita. Nelle strutture c’erano delle case in cui dovevo andare, una si chiamava “Garden House”, molto grande, ho avuto paura quando l’ho vista, per tutto il primo giorno ho avuto paura, è stata un’esperienza indimenticabile e mi piacerebbe ripetere l’anno prossimo, se possibile.”

Campo estivo di Liverpool, Inghilterra